martedì 20 novembre 2007

Cicatrici


"Le cicatrici della vita sul corpo e nell'anima"

Non ricordo neanche più dove l'ho sentita questa frase, forse in un film o in un libro... ma mi piace tanto, e quindi la cito.
A me non piace parlare spesso per citazioni, mi piace invece citare e divagare sul tema. Questo non vuol dire che non capiterà mai che io citi qualcosa senza aggiungere niente di mio, in quel caso sarò "criptica e misteriosa" (come mi ha definita una volta una persona) e lo sarò non a caso.

Le cicatrici sul mio corpo sono reali, le posso vedere, le posso toccare, mi ricordano le ferite che ci sono state, ma non fanno più male come quando erano aperte e sanguinanti, fa male piuttosto il riordo di quando lo erano, il ricordo di come me le sono procurate e a volte ricordi l'"errore" che te le ha provocate come una cosa divertente ma in fondo pericolosa, a volte invece come una cosa che proprio non avresti dovuto fare, perchè non ti ha lasciato neanche un ricordo felice, a volte ancora come una cosa che era stupendo fare ma ha fatto così tanto male che vorresti non averla mai fatta, perchè il ricordo di come è finita quell'esperienza rovina in fondo anche il ricordo dell'esperienza stessa, che si è rivalata tutt'altro rispetto a quello che sembrava...
Le cicatrici nella mia anima funzionano un po' allo stesso modo.
Sono reali anche loro, posso vederle, posso sfiorarle, e alcune ancora fanno male, e forse non smetteranno mai di fare male perchè sono cose che davvero mi hanno cambiato la vita, sono cose che nessuno mai vorrebbe incontrare sul proprio cammino, che ti rendono tanto più fragile ma anche tanto più forte. A volte queste ferite traspaiono dagli occhi, dalle parole, dai gesti, e chi sa vedere vede, chi vuole vedere vede.
Le ferite che ultimamente mi sono provocata a causa della mia ingenuità e causa della poca chiarezza e sincerità di qualcun altro sono anch'esse reali, ma devo nasconderle.
Dovevo nascondere l'amore e ora devo nascondere il dolore.
Un'albero che cade fa rumore se nessuno lo ascolta?
E un'esperienza vissuta in solitudine ha lo stesso valore e la stessa concretezza di una che hai potuto condividere?
Io so solo che le mie cicatrici sono tutte reali, quelle del corpo e quelle dell'anima, e come spesso mi sono ripetuta nella mia vita, in riferimento a cose anche molto diverse tra loro, mi basta che lo so io, non c'è bisogno di dimostrarlo a qualcuno o di renderlo pubblico.
In questo caso neanche posso.

Ops...quanto ho divagato!


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